Per partecipare
è necessario iscriversi e, almeno per ora, le iscrizioni sono fatte su invito tra individui che si conoscono direttamente di persona.
Per ora il RiCircolo viene sperimentato nell'area bolognese partendo dal gruppo di persone e famiglie che già "ricircolano" per favorire una consegna di persona ed un contatto non solo di oggetti e si può allargare a macchia d'olio alle persone da esse conosciute.
Non è quindi possibile - ad oggi - l'iscrizione attraverso il sito. Ci dispiace, ma non riusciamo a fare di meglio in questo momento. Nel futuro, chissà...
Se poi il vostro desiderio è incontenibile, andate su questa pagina e spiegateci perchè non potete far senza.
Per i non bolognesi segnaliamo quindi un'iniziativa ben più grande di questa e di portata mondiale che si chiama Freecycle.
I gruppi italiani Freecycle si trovano a questo indirizzo: www.freecycle.org/group/IT/Italy
La storia dell'idea
L'idea è stata lanciata durante un'Assemblea Parrocchiale a fine 2007.
Ripresa ed elaborata, si è deciso di sperimentarne la bontà e l'utilità, suddividendola in fasi progettuali
I partecipanti
Famiglie e persone normali . Nella prima fase sono coinvolte quelle in grado di usare supporti informatici. E' già prevista una seconda fase, rivolta anche a chi non ha questi strumenti e competenze, attraverso una pubblicazione a stampa.
Il RiCircolo serve
a non gettare gli oggetti che non ci servono più, regalandolo a chi ne ha necessità.
Vuole stimolare un modo diverso di concepire la vita, le persone e l'economia.
RiCircolo è un'iniziativa ideata nel 2007 nella parrocchia di S.Lorenzo di Bologna sull'esperienza di diversi anni da parte di diverse famiglie di "ricircolare" vestiario e materiali per bambini, giocattoli, mobili e materiale informatico.
Chi possiede oggetti di cui non ha più bisogno può regalarli ad altri che invece hanno bisogno di tali articoli. Così si può evitare che beni ancora utili vadano a finire nelle discariche di rifiuti, mentre qualcuno pena per procurarseli.
Utilizzando le risorse già presenti sulla terra non riduciamo solo il consumismo dilagante, ma produciamo meno merci e minimizziamo l'impatto negativo che i rifiuti hanno sull'ambiente.